Categorie
Senza Categoria

Il mattarello di Csaba dalla Zorza

Csaba dalla Zorza, influencer culinaria e conduttrice televisiva, in un video mostra come cucinare dei terrificanti panini, che a quanto pare i suoi figli sono costretti a mangiare ogni giorno. Nel corso della ricetta l’influencer accenna al fatto di aver frequentato una scuola di cucina parigina in cui si vantavano di non lavare i mattarelli di legno da anni e lei ne segue l’esempio con un certo orgoglio. Questo mi ha ricordato la vicenda di un uomo del mio paese di origine, che si vantava di non lavarsi il pube da anni e in quello stesso periodo di tempo di non essersi neppure mai cambiato le mutande. La storiella da leggenda di paese fu promossa a fatto di cronaca quando un giornale locale decise di intervistare questo signore. L’articolo, nonostante gli scontati tratti faceti, ebbe una certa risonanza e fu ripreso anche a livello nazionale come grottesca curiosità. A quanto pare l’eco della storia varcò i confini nazionali, tanto che dal Giappone arrivarono dei ricercatori dell’Università di Osaka per studiare il ricco microbioma che il signore aveva sviluppato nel pube. Il progetto di ricerca era quello di individuare le batteriocine prodotte da quei batteri, capaci di inibire la crescita di microorganismi nocivi, per poi eventualmente sfruttarli come antibiotici. Una volta terminati i campionamenti, i ricercatori si spostarono in Francia per studiare un caso simile. Nel frattempo il signore, che negli anni aveva subito derisioni e discriminazioni per via della sua condizione igienica, visse quel momento come una rivincita, si vantò di essere una risorsa, utile al potenziale sviluppo di farmaci e non dunque il miserabile uomo lercio che tutti avevano creduto. In seguito però si scoprì che i ricercatori giapponesi non erano tali, ma dei pervertiti che se ne andavano in giro per il mondo a rovistare nelle mutande della gente accampando giustificazioni sempre meno credibili, tanto che in Francia furono arrestati quando tentarono di rasare i peli pubici a tutti i residenti di una casa di cura, con la scusa di un qualche studio genetico legato alla longevità. Quando al paese si venne a sapere dei pervertiti giapponesi, contrariamente a quanto si potrebbe aspettare, il lercio signore non venne schernito, ma a prevalere fu un sentimento di pietà. Dell’accaduto non si parlò più e da allora il signore iniziò a mantenere una igiene impeccabile.

Lascia un commento